Maternity Blues e Depressione Post-Partum, come riconoscerle
La maternità rappresenta per la donna, una fase evolutiva di profondo cambiamento. L’evento nascita comporta per la donna dei cambiamenti fisiologici, psicologici, oggettivi (per esempio, nella gestione della propria vita quotidiana…), relazionali e sociali. Questi cambiamenti possono mettere a dura prova l’equilibrio e il benessere della donna e diventare, talvolta, un’esperienza di crisi per la neo-mamma.
Diventare mamma modifica in maniera permanente la vita di una donna. Si tratta di un cambiamento naturale ma anche delicato, da accogliere e valorizzare affinché possa rappresentare una tappa ulteriore di sviluppo nella vita della donna, della coppia e del bambino. Risulta di fondamentale importanza in questo periodo dare ascolto a ciò che si sente e prova dentro di sé, in quanto tristezza, ansia, paura, sconforto, senso di inadeguatezza possono facilmente trasformarsi in veri e propri sentimenti di depressione.
La depressione post partum è un disturbo che colpisce l’8-12% delle neomamme ed esordisce tra la 6° e la 12°settimana dopo la nascita del bambino e può manifestarsi con diversi livelli di gravità.
La donna inizia a sentirsi triste, irritabile, priva di energie e non all’altezza degli impegni che la attendono come madre. Possono comparire, inoltre, altri sintomi quali, ad esempio, pianto incontrollato, ansia ed attacchi di panico, perdita di interesse per altre attività, disturbi dell’appetito, disturbi del sonno, senso di colpa ed autobiasimo, preoccupazioni eccessive, angoscia e pensieri di morte…
La depressione post partum si differenzia dalla condizione di maternity blues, detta anche sindrome del terzo giorno che compare tipicamente 2-3 giorni dopo il parto per poi scomparire entro dieci giorni circa. Si tratta di una condizione, quest’ultima, caratterizzata da ansia, stanchezza, instabilità dell’umore, pianto frequente, tristezza e colpisce il 50-80% delle neomamme.
Nella depressione post partum lo stato di umore alterato dura molto più di dieci giorni, come avviene nel maternity blues. La depressione post partum, se non riconosciuta ed affrontata, può compromettere il benessere non solo della donna ma anche del bambino così come della relazione con il partner.
E’ importante in questi casi rivolgersi ad uno specialista Psicologo Psicoterapeuta che possa prendersi cura della neomamma attraverso un sostegno psicologico o una psicoterapia adeguata al caso specifico. © Contenuti ed Articoli soggetti a Riproduzione Riservata.