Psicologo e Insonnia, sintomi e cura
La caratteristica principale del disturbo da insonnia è l’insoddisfazione riguardo la quantità e la qualità del sonno che si esprime in una difficoltà a iniziare o mantenere il sonno. L’insonnia si accompagna, spesso, ad un disagio clinicamente significativo ed ad una compromissione del funzionamento della persona in ambito sociale e lavorativo tali, da richiedere l’intervento di uno Psicologo Psicoterapeuta.
L’insonnia può manifestarsi come una condizione indipendente o in comorbilità con un disturbo mentale (per es., disturbo depressivo maggiore) oppure con una condizione medica (per es., una condizione di dolore cronico).
Esistono differenti manifestazioni di insonnia che possono verificarsi in tempi diversi del periodo di sonno. L’insonnia dell’inizio del sonno (insonnia iniziale) comporta difficoltà a iniziare il sonno al momento di coricarsi. L’insonnia del mantenimento di sonno (insonnia centrale) comporta risvegli frequenti o protratti nel corso della notte. L’insonnia tardiva comporta un risveglio mattutino precoce con incapacità di riaddormentarsi.
Il sonno non ristoratore, ovvero una qualità scadente del sonno che non lascia la persona riposata al momento del risveglio, nonostante una durata di sonno adeguata, è una lamentela comune nei disturbi del sonno, che di solito si presenta associata alla difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno e, meno frequentemente, in modo isolato.
Il disturbo da insonnia oltre a difficoltà del sonno notturno comporta delle compromissioni diurne, tra queste: sonnolenza diurna, difficoltà di attenzione, concentrazione e memoria, alterazioni dell’umore (irritabilità, umore labile), sintomi depressivi o ansiosi. Alterazioni persistenti del sonno rappresentano, inoltre, dei fattori di rischio per lo sviluppo successivo di malattie mentali e per i disturbi da uso di sostanze.
Circa un terzo degli adulti riferisce di sintomi di insonnia e nel 10-15% si associano a compromissioni diurne (DSM – 5). L’esordio dell’insonnia può verificarsi in ogni momento della vita, ma il primo episodio è più comune nei giovani adulti, anche se le difficoltà a iniziare e mantenere il sonno possono verificarsi anche nei bambini e negli adolescenti.
L’insonnia non è l’unico disturbo del sonno –veglia, tra questi troviamo anche: il disturbo da ipersonnolenza, narcolessia, disturbi del sonno correlati alla respirazione, disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’arousal del sonno non-REM, disturbo da incubi, disturbo comportamentale del sonno REM, sindrome della gambe senza riposo e disturbo del sonno indotto da sostanze/farmaci. Lo stress e la compromissione delle attività diurne sono sicuramente gli aspetti essenziali condivisi da tutti questi disturbi del sonno-veglia.
Spesso, i sintomi dell’insonnia sono sottovalutati sia dai pazienti, che tendono a nascondere il problema e a non ricercare un trattamento che, dai medici di base, che tendono a sottovalutarli. L’insonnia può però portare a delle conseguenze rilevanti sulla salute. E’ perciò importante aumentare la consapevolezza del disturbo nelle persone che soffrono di un disturbo da insonnia, affinché possano adottare delle misure di trattamento efficaci.
La Psicoterapia rappresenta una strategia di intervento non farmacologica per la cura dell’insonnia che si è rivelata molto efficace nel migliorare la qualità del sonno e della vita degli insonni.
Alla Psicoterapia possono essere associate delle tecniche di respirazione e di rilassamento (come per es., il training autogeno o il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson), presentate dallo Psicologo Psicoterapeuta, che rappresentano dei validi strumenti per prevenire e contrastare l’insonnia consentendo di raggiungere un stato di profondo rilassamento. © Contenuti ed Articoli soggetti a Riproduzione Riservata.